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BIBLIOGRAFIA 1° RGT/BTG

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. - Cravatte Rosse 1°San Giusto

UNIFORMI & ARMI

LA PRIMA RIVISTA ITALIANA DI MILITARIA  - N. 32 OTTOBRE 1993

La copertiva della rivista mette in risalto la vivace cravatta rossa che è emblema esclusivo e caratteristico del nostro reparto  .

Raffigurato un Sergente del 1° reggimento Re  con giubba modello 1940. Nell'articolo si tratta appunto, in tema di uniformologia, dei copricapi a forma di bustina tipiche delle dotazioni degli anni 1934 e 1935.

Nel medesimo numero si trova un interessante articolo sui teli tenda  in dotazione alle forze dell'Asse  nel periodo del conflitto della Seconda Guerra Mondiale; tra i quali il classimo mimetismo policromo italiano rimasto in uso nell'Esercito Italiano fin ai giorni nostri.

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. - Cravatte Rosse 1°San Giusto

STORIA DELLA FANTERIA ITALIANA

Autore: vari

Editore: Editoriale Programma

Anno pubblicazione:2018

Pagine:191 p., ill. , Brossura

Questo libro racconta la storia della Fanteria italiana dagli inizi del 1800 fino ai nostri giorni, partendo dalle battaglie risorgimentali e dalle motivazioni ideali che le hanno ispirate. Nella prima guerra mondiale i fanti combatterono come protagonisti assoluti su tutti i fronti, dalle Giudicane, alle Dolomiti, all'Isonzo, sul Monte Grappa fino al Piave ed alla battaglia finale di Vittorio Veneto. I fanti furono anche i protagonisti della seconda guerra mondiale dove combatterono in condizioni di inferiorità di mezzi in Africa, in Russia, nei Balcani, fino alla liberazione del Paese. II libro racconta anche la storia della Fanteria durante la Guerra Fredda, schierata a nord est a difesa dei confini. Infine si conclude con la situazione di oggi, ampiamente mutata da ogni punto di vista. Troppo spesso in pubblicazioni relative alla storia del nostro Paese, della Fanteria non si parla oppure in modo marginale e incompleto. L'obiettivo di questo libro è quello di recuperare e far riemergere la storia dei Fanti, finora immotivatamente trascurata.

Non mancano i riferimenti alle Cravatte Rosse e al 1° Fanteria ( e 2° Fanteria )

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. - Cravatte Rosse 1°San Giusto

IL GRUPPO CORAZZATO "SAN GIUSTO" DEL REGIO ESERCITO ALLA RSI  1934 - 1945

di Stefano Di Giusto

Edizioni: Laran Editions  www.laraneditions.be/home_it.html

20x30, soft cover, 160 pagine, 140 fotografie, svariati documenti, cartine e altre illustrazioni, 5 profili a colori.

Il libro di Stefano Di Giusto,- edito da Laran Editions - narra per la prima volta la storia del "San Giusto" nella sua interezza: la nascita nel 1934, le operazioni belliche nei Balcani fino all´armistizio del settembre 1943 e poi il suo passaggio nelle fila dell´esercito della RSI. L´uso estensivo delle fonti di archivo, il contributo di numerosi reduci che hanno permesso di raccogliere un´iconografia eccezionale di circa 140 foto, quasi tutte inedite, le numerose illustrazioni e i 5 profili a colori fanno sì che l´opera possa essere considerata come definitiva su questa unità, tanto interessante quanto fino a ora poco conosciuta.

In un capitolo del libro viene dettagliatamente illustrato il supporto che il Gruppo diede alle Cravatte Rosse del 1° Rgt Fanteria nelle operazioni belliche a Korenica ( dicembre 1941).

Nel libro sono riportati alcuni salienti passi, riguardanti proprio le attività di presidio a Korenica, nel quale le Cravatte Rosse vennero a lungo impegnate e sottoposte a persistenti attacchi.

Riferimenti: a pagina 11 si citano gli eventi riguardanti il 1° Fanteria  

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. - Cravatte Rosse 1°San Giusto

DAL MONTE NERO A CAPORETTO
di Fritz Weber
Editore: Ugo Mursia Editore
Anno edizione: 2006
Pagine: 402 p.

Dall'occupazione del Monte Nero alla ritirata di Caporetto: per ventinove mesi, divisioni su divisioni vennero fatte affluire sul fronte isontino dove si svolse una delle più immani carneficine della storia del Novecento. Su un tratto lungo circa 70 chilometri, dove era impossibile qualsiasi azione manovrata, gli eserciti italiano e austro-ungarico si affrontarono in una serie interminabile di attacchi e contrattacchi frontali di una ferocia inaudita, uomo contro uomo, per strappare all'avversario poche decine di metri di terreno o qualche posizione poi risultata indifendibile. Weber dà una testimonianza significativa del coraggio e dello spirito di sacrificio dei soldati italiani.

 Riferimenti: a pagina 87 si citano  i reparti della Brigata Re ( 1° e 2° Fanteria )